Cassazione penale Sez. V sentenza n. 17077 del 23 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:17077PEN

Massima

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Il concorso nel reato di bancarotta fraudolenta per distrazione si configura quando la condotta dell'imputato, pur non essendo di diretta gestione dell'impresa fallita, sia comunque diretta a impedire che un bene del fallito sia utilizzato per il soddisfacimento dei diritti della massa dei creditori, sia attraverso la cessione fittizia di crediti vantati dalla società fallita, sia mediante la stipulazione di contratti di locazione per finalità estranee all'attività aziendale, realizzando così uno spostamento patrimoniale suscettibile di recare pregiudizio ai creditori. L'elemento psicologico del reato è integrato dalla consapevolezza dell'imputato di concorrere nell'attività distrattiva dell'amministratore dell'impresa, anche sulla base di specifiche risultanze testimoniali. La Corte di Cassazione, nel confermare la sentenza di condanna, ha ritenuto ininfluenti le argomentazioni difensive volte a sminuire il ruolo dell'imputato, in quanto la motivazione della decisione impugnata risulta adeguata e coerente con i principi giurisprudenziali in materia di bancarotta fraudolenta per distrazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silva - rel. Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. POSITANO Gabriele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 13259/2009 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 08/03/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso

udita in PUBBLICA UDIENZA del 19/11/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVANA DE BERARDINIS;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IZZO G. che ha concluso per annullamento senza rinvio per prescrizione.

RITENUTO IN FATTO

Con sentenza in data 8.3.13 la Corte di Appello di Napoli co…

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