Cassazione penale Sez. V sentenza n. 26811 del 20 giugno 2014

ECLI:IT:CASS:2014:26811PEN

Massima

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Il legittimo esercizio del diritto di critica giornalistica, pur se talvolta aspro e pungente, non integra il reato di diffamazione a meno che non travalichi i limiti della continenza e della verità oggettiva dei fatti riferiti, essendo necessario bilanciare il diritto di cronaca e di critica con il diritto della persona offesa alla tutela della propria reputazione. Il giudice, nel valutare la sussistenza di tali requisiti, deve tenere conto del contesto in cui le espressioni sono state utilizzate, del loro significato complessivo e della finalità perseguita, non potendo considerare isolatamente singole frasi o parole, ma valutando l'articolo nel suo insieme, al fine di accertare se l'esercizio del diritto di critica sia stato effettuato in modo sproporzionato e lesivo della reputazione altrui. Ove il giudice ritenga che le espressioni utilizzate, pur aspre, non abbiano oltrepassato i limiti della continenza e della verità oggettiva, deve dichiarare l'infondatezza della notizia di reato e disporre l'archiviazione del procedimento, in quanto il diritto di critica giornalistica prevale sulla tutela della reputazione individuale, salvo il caso in cui l'esercizio di tale diritto risulti manifestamente sproporzionato e pretestuoso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. BRUNO Paolo A - Consigliere

Dott. ZAZA C. - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. (OMISSIS), nata a (OMISSIS), quale parte offesa;

nel procedimento nei confronti di:

2. (OMISSIS):

3. (OMISSIS):

4. (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 05/03/2013 del Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Novara;

visti gli atti, il provvedimento impugnato, i ricorsi e la memoria depositata per gli indagati;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Carlo Zaza;

lette le richieste del Pubblico Ministero, in person…

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