Il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive, adottato ai sensi dell'art. 31 del D.P.R. n. 380/2001, ha natura ripristinatoria della legalità violata e non sanzionatoria, essendo finalizzato al mero ripristino della situazione di fatto conforme a quella di diritto. Pertanto, l'amministrazione è vincolata all'esercizio di tale potere, a prescindere dal tempo trascorso dalla realizzazione dell'abuso, non essendo configurabile un "legittimo affidamento" del proprietario sulla base della mera inerzia dell'amministrazione, in assenza di specifici comportamenti o provvedimenti che abbiano ingenerato una situazione di apparente regolarità. Inoltre, l'oggetto del provvedimento di demolizione deve essere determinato in modo chiaro, senza che rilevi l'eventuale coinvolgimento di parti dell'immobile di proprietà di terzi, essendo tale valutazione rimessa alla fase esecutiva. Infine, l'assenza di autorizzazione paesaggistica, anche per opere realizzate prima dell'entrata in vigore del D.Lgs. n. 42/2004, non esclude la legittimità del provvedimento di demolizione, in quanto il vincolo paesaggistico sopravvenuto è comunque rilevante ai fini dell'accertamento della conformità dell'opera alla disciplina urbanistica ed edilizia.