Il provvedimento amministrativo che dispone limiti agli orari di apertura e di diffusione musicale degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande deve essere adottato nel rispetto del principio di proporzionalità, contemperando adeguatamente gli interessi pubblici e privati coinvolti. L'Amministrazione è tenuta a motivare in modo puntuale e congruo le ragioni che giustificano l'imposizione di tali limitazioni, dimostrando la loro necessità e adeguatezza rispetto agli obiettivi di tutela dell'ordine pubblico, della quiete e della salute pubblica. Le misure restrittive non possono essere sproporzionate o eccedere quanto strettamente necessario al perseguimento di tali finalità pubbliche, dovendo essere adottate nel minor sacrificio possibile per gli interessi privati dei titolari degli esercizi. L'Amministrazione deve altresì verificare la possibilità di adottare misure alternative meno incisive sui diritti dei privati, privilegiando soluzioni che consentano un ragionevole contemperamento tra le diverse esigenze in gioco. In caso di adozione di provvedimenti restrittivi sproporzionati o non adeguatamente motivati, il giudice amministrativo è tenuto ad annullare tali atti per violazione del principio di proporzionalità.