Cassazione penale Sez. I sentenza n. 4880 del 31 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:4880PEN

Massima

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Il dolo alternativo, quale forma di dolo diretto, è compatibile con il tentativo di omicidio quando l'agente agisce consapevolmente e volontariamente, prevedendo e accettando la possibilità di cagionare alternativamente alla vittima lesioni gravissime o la morte, a prescindere dall'effettiva realizzazione dell'evento più grave. Pertanto, la derubricazione del fatto da tentato omicidio a lesioni gravissime deve essere adeguatamente motivata, con specifica valutazione di tutti gli elementi oggettivi e soggettivi della condotta, quali il numero degli aggressori, gli strumenti utilizzati, le minacce proferite, la violenza dei colpi inferti e le sedi vitali attinte, senza limitarsi alla sola circostanza della volontaria interruzione del pestaggio, la quale potrebbe non essere incompatibile con la percezione di ferite potenzialmente mortali già arrecate alla vittima.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. SIOTTO Maria C. - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella - rel. Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE dalla REPUBBLICA presso il TRIBUNALE di CATANIA;

avverso l'ordinanza in data 5 dicembre 2011 del Tribunale del riesame di Catania nel proc. n. 2031/2011;

nei confronti di:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

Letti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;

sentita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));

sentito il pubblico ministero presso questa corte di cassazione, in persona del sostituto procuratore generale, CEDRANGOLO…

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