Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 3250 del 26 gennaio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:3250PEN

Massima

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Il mancato svolgimento in udienza pubblica del procedimento per l'applicazione di misure di prevenzione, nonostante la specifica richiesta della parte interessata, determina la nullità del provvedimento, la quale deve essere eccepita dalla parte prima del compimento dell'atto o, ove ciò non sia possibile, immediatamente dopo, senza che sia necessario sollevare una ulteriore eccezione di nullità subito dopo il rigetto della richiesta di trattazione in pubblica udienza e prima dell'inizio della trattazione nel merito. Infatti, la richiesta di procedere in udienza pubblica implica l'eccezione di nullità che deriverebbe dal proseguire il procedimento nelle forme del rito camerale, in violazione del principio di pubblicità delle udienze giudiziarie, costituzionalmente rilevante anche in assenza di un esplicito richiamo in Costituzione. Tale nullità, rilevata dalla Corte Costituzionale con la sentenza n. 93 del 2010, non può essere sanata per il solo fatto che la parte non abbia sollevato una ulteriore eccezione di nullità subito dopo il rigetto della richiesta di trattazione in pubblica udienza e prima dell'inizio della trattazione nel merito, atteso che la parte ha già tempestivamente eccepito la nullità con la richiesta di procedere in udienza pubblica, la cui reiezione determina l'invalidità del procedimento e del conseguente provvedimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. GRAMENDOLA Francesco P. - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sui ricorsi proposti nell'interesse di:

1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

2. (OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso il decreto in data 29-11-10 della Corte di Appello di Lecce, sezione distaccata di Taranto.

Udita la relazione fatta dal Consigliere, dott. ((omissis));

Lette le conclusioni del Pubblico Ministero, Dott. IZZO Gioacchino, con le quali si chiede l'annullamento con rinvio del decreto impugnato.

FATTO E DIRITTO

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