Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 10751 del 16 marzo 2011

ECLI:IT:CASS:2011:10751PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione di una sentenza penale di merito, deve limitarsi a verificare l'esistenza di un logico apparato argomentativo, senza poter procedere a una rinnovata valutazione degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione, in quanto tale attività rientrerebbe nell'esclusiva competenza del giudice di merito. Il controllo di legittimità sulla motivazione non concerne la ricostruzione dei fatti né l'apprezzamento del giudice di merito, ma è circoscritto alla verifica che il testo dell'atto impugnato risponda ai requisiti di esposizione delle ragioni giuridicamente significative e di assenza di difetto o contraddittorietà della motivazione o di illogicità evidenti. L'illogicità della motivazione, come vizio denunciabile, deve essere di macroscopica evidenza, percepibile ictu oculi, restando ininfluenti le minime incongruenze. Pertanto, il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, ma deve limitarsi a verificare che la motivazione sia effettiva, non manifestamente illogica, non internamente contraddittoria e non logicamente incompatibile con altri atti del processo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SERPICO Francesco - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

SI. Pi. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza del 25 giugno 2009 emessa d((omissis)) d'appello di Potenza;

visti gli atti, la sentenza impugnata e i ricorsi;

sentita la relazione del consigliere dott. ((omissis));

sentito il Sostituto Procuratore Generale, Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con la decisione in epigrafe la Corte d'appello di Potenza ha co…

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