Il vincolo di tutela apposto su un bene immobile di interesse culturale, ai sensi dell'art. 10, comma 3, lett. a) del D.Lgs. 42/2004, comporta che ogni successiva attività amministrativa, anche di natura urbanistica o espropriativa, debba necessariamente tenere conto di tale vincolo e prevedere adeguate misure di salvaguardia e valorizzazione del bene tutelato. In assenza di tali adempimenti, l'atto amministrativo che incide sul bene vincolato, senza considerare il regime di tutela, deve essere annullato per violazione di legge, salvo che l'amministrazione non provveda a riesaminare la propria determinazione, adottando le necessarie misure di tutela del bene culturale. Inoltre, il decorso del termine quinquennale dalla dichiarazione di pubblica utilità, ai sensi dell'art. 13, comma 6, del D.P.R. 327/2001, determina la decadenza di tale dichiarazione, rendendo l'atto amministrativo privo di effetti giuridici e, pertanto, inidoneo a incidere sulla proprietà privata. In tali ipotesi, l'annullamento dell'atto impugnato non apporterebbe alcuna utilità concreta ai ricorrenti, comportando la declaratoria di improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse.