Cassazione penale Sez. II sentenza n. 4043 del 25 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:4043PEN

Massima

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Il giudice, nell'esaminare la richiesta di revoca o sostituzione della misura cautelare, deve valutare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza e del pericolo di fuga o di reiterazione del reato sulla base di elementi concreti e specifici, senza limitarsi a considerazioni generiche. Anche in fase cautelare, il giudice è tenuto a motivare adeguatamente la propria decisione, esaminando tutte le circostanze rilevanti, incluse quelle favorevoli all'imputato, e a verificare la persistenza dei presupposti per l'applicazione della misura, senza che la mancata declaratoria di incompetenza da parte del giudice che ha disposto la misura possa comportare automaticamente la caducazione degli effetti della stessa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO G. M. - Presidente

Dott. IANNELLI Enz - rel. Consigliere

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. CARRELLI P.d.M. R. M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 7324/2012 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 05/07/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ENZO IANNELLI;

lette/sentite le conclusioni del PG.

Letti gli atti, la ordinanza impugnata, il ricorso;

Uditala relazione del cons. ((omissis));

Udito il S. Procuratore Generale,((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

- 1 - Tramite…

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