Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 1392 del 2023

ECLI:IT:TARCT:2023:1392SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di un manufatto edilizio abusivo, pur se adottato a distanza di tempo dalla realizzazione dell'abuso, costituisce un atto dovuto e vincolato, non soggetto all'obbligo di previa comunicazione di avvio del procedimento ai sensi dell'art. 7 della legge n. 241/1990, né alla necessità di una particolare motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse sottese all'ordine di demolizione. Infatti, l'accertamento dell'abuso edilizio e la conseguente ingiunzione di demolizione rappresentano una misura sanzionatoria rigidamente tipizzata dal legislatore, che non richiede valutazioni discrezionali da parte dell'amministrazione in merito alla conservazione o meno del manufatto abusivo. Pertanto, l'inerzia dell'amministrazione nel far valere tempestivamente il proprio potere-dovere di repressione degli abusi edilizi non può in alcun modo legittimare la situazione di fatto realizzata in violazione della normativa urbanistica, né radicare un legittimo affidamento in capo al privato, essendo l'abuso edilizio ontologicamente e ab origine illegittimo. Inoltre, il mancato avvio del procedimento di sanatoria o il suo rigetto non richiedono la previa comunicazione dei motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza, trattandosi di determinazioni vincolate, in quanto l'interessato è già a conoscenza dell'instaurazione del procedimento e può comunque sottoporre all'amministrazione tutti gli elementi ritenuti utili ai fini dell'accoglimento della domanda. Infine, la completa urbanizzazione dell'area non esime il privato dall'obbligo di preventiva adozione di uno strumento attuativo, come richiesto dalla normativa urbanistica, essendo tale prescrizione espressione della discrezionalità dell'amministrazione nella pianificazione del territorio, non sindacabile se non per manifesti errori di fatto o abnormità delle scelte.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/04/2023

N. 01392/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00032/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 32 del 2015, integrato da motivi aggiunti, proposto da
-OMISSIS-, rappresentata e difesa dall'avvocato Martino Daidone, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di -OMISSIS-, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

per quanto riguarda il ricorso introduttivo:

- dell’ordinanza dirigenziale n. 2 del 7 ottobre 2014 dell’Area Tecnica del Comune di -OMISSIS-;

per quanto riguarda i motivi aggiunti depositati il 6 marzo 2015:

- per l’annullamento dell'ordinanza dirigenziale n. 5762 del 17 …

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