Cassazione penale Sez. II sentenza n. 7921 del 17 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:7921PEN

Massima

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Il provvedimento di confisca di beni, adottato nell'ambito di un procedimento di prevenzione personale, presuppone l'accertamento della pericolosità sociale del soggetto, valutata anche in relazione alla sproporzione tra il valore dei beni acquisiti e la capacità reddituale dichiarata o comunque accertata. Tale valutazione deve essere effettuata con riferimento ai singoli beni e ai periodi di acquisto, senza che rilevi l'eventuale concessione di misure alternative alla detenzione, le quali non escludono né il rischio di recidiva né la potenziale pericolosità del soggetto. Il sindacato di legittimità sulla motivazione del provvedimento di confisca è limitato alla verifica dell'esistenza di una motivazione congrua e logicamente coerente, senza che sia ammissibile una ricostruzione alternativa dei fatti da parte del ricorrente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso il decreto n. 22/2015 in data 03/05/2016 della Corte di Appello di Caltanissetta;
visti gli atti, n provvedimento impugnato e li ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Giuseppe COSCIONI;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)) che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso; lette le conclusioni del ricorrente e del dif…

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