Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 7575 del 28 febbraio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:7575PEN

Massima

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Il reato di calunnia non sussiste quando l'imputato denuncia all'autorità un fatto che, pur essendo da lui ritenuto penalmente rilevante, non corrisponde ad alcuna fattispecie legale di reato, ma integra esclusivamente una controversia di natura civile. In tali casi, l'intento del denunciante non è quello di incolpare falsamente la persona di un reato, ma soltanto di ottenere una più rapida definizione della controversia in sede penale, ancorché la sua valutazione giuridica del fatto sia erronea. Ciò in quanto l'elemento oggettivo del reato di calunnia richiede che l'imputazione falsa riguardi un fatto che, nella descrizione dell'agente, corrisponda in ogni suo elemento ad una determinata fattispecie delittuosa o contravvenzionale, circostanza che non ricorre quando il fatto denunciato integra soltanto un illecito di natura civile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO ((omissis)) del 11/02/2 -

Dott. GARRIBBA ((omissis)) SENTE -

Dott. GRAMENDOLA Francesco P. rel. Consigliere N. -

Dott. CORTESE ((omissis)) REGISTRO GENER -

Dott. IPPOLITO ((omissis)) N. 38327/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PO. VI. N. IL (OMESSO);

2) SA. AM. N. IL (OMESSO) C/;

avverso la sentenza n. 5787/2008 CORTE APPELLO di ROMA, del 03/03/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/02/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRAMENDOLA ((omissis));

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DELEHAYE Enrico che ha concluso per l'annullame…

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