Cassazione penale Sez. III sentenza n. 43830 del 30 ottobre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:43830PEN

Massima

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Il giudice del riesame, nel valutare la sussistenza del fumus commissi delicti ai fini del sequestro preventivo, non può limitarsi a una mera verifica della riconducibilità in astratto del fatto all'ipotesi di reato contestata, ma deve esaminare in modo puntuale e coerente le concrete risultanze processuali e le deduzioni difensive, indicando le ragioni che rendono sostenibile l'impostazione accusatoria e plausibile un giudizio prognostico negativo per l'indagato. L'omissione di tale esame integra una motivazione meramente apparente, censurabile in sede di legittimità per violazione di legge. Il giudice del riesame, pur non potendo svolgere un'istruzione probatoria, conserva il potere di valutare in punto di diritto se, sulla base degli elementi dedotti dalle parti, ricorra effettivamente il reato contestato, potendo quindi escludere la configurabilità dell'ipotesi accusatoria qualora essa appaia giuridicamente infondata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. AMORESANO Silvio - rel. Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 19/02/2015 del Tribunale di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
udito il P.M.,in persona del Sost. Proc. Gen. SALZANO Francesco, che ha concluso, chiedendo l'annullamento, con rinvio, della ordinanza impugnata;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Reggio Calabria, co…

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