Cassazione penale Sez. I sentenza n. 14266 del 23 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:14266PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, deve verificare la congruenza e la coordinazione logica dell'apparato argomentativo che collega gli indizi di colpevolezza al giudizio di probabile colpevolezza dell'indagato, nonché la valenza sintomatica degli indizi stessi, senza poter sindacare il giudizio ricostruttivo del fatto e gli apprezzamenti del giudice di merito circa l'attendibilità delle fonti e la rilevanza e concludenza dei risultati del materiale probatorio, quando la motivazione sia adeguata, coerente ed esente da errori logici e giuridici. In particolare, il vizio di mancanza della motivazione dell'ordinanza del riesame in ordine alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza non può essere sindacato dalla Corte di legittimità, quando non risulti prima facie dal testo del provvedimento impugnato, restando ad essa estranea la verifica della sufficienza e della razionalità della motivazione sulle questioni di fatto. Pertanto, le osservazioni del ricorrente che si risolvono in considerazioni in fatto, intese a provocare un intervento in sovrapposizione della Corte di Cassazione rispetto ai contenuti della decisione adottata dal giudice del merito, non possono determinare l'annullamento del provvedimento impugnato, ove la motivazione del tribunale del riesame risulti adeguata, coerente ed esente da errori logici e giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAVALLO Aldo - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi Fabrizio - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - rel. Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 432/2016 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO, del 03/06/2016;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PALMA TALERICO;
sentite le conclusioni del PG Dott. GAETA Pietro, che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso;
Udito il difensore avv. (OMISSIS).
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 3 giugno 2016, il Tribunale di Catanzaro, investito ex articolo 309 c.p.p. della richiesta di riesame proposta da (OMISSIS), conferm…

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