Cassazione penale Sez. V sentenza n. 21242 del 17 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:21242PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato si configura quando la condotta del soggetto, pur non essendo materialmente esecutiva, abbia comunque contribuito in modo determinante alla realizzazione dell'evento criminoso, rafforzando l'azione del diretto autore. Pertanto, la mera presenza sul luogo del fatto e l'atteggiamento di osservazione e attesa, senza un apporto causale alla condotta delittuosa, non integrano gli estremi del concorso morale, ma al più una forma di connivenza. Tuttavia, qualora il soggetto, pur non partecipando materialmente all'azione violenta, abbia comunque tenuto un comportamento minaccioso e intimidatorio nei confronti delle vittime, al fine di impedire l'eventuale denuncia all'autorità, tale condotta è idonea a configurare il reato di tentata violenza privata, in quanto diretta a coartare la libera determinazione della persona offesa. In tali ipotesi, la circostanza aggravante della pluralità di persone riunite sussiste anche quando il concorrente non abbia preso parte attiva all'azione materiale, purché la sua presenza e il suo comportamento siano stati finalizzati a rafforzare l'azione delittuosa del diretto autore. Inoltre, ai fini della configurabilità del tentativo, non è necessario che l'azione intimidatoria abbia effettivamente impedito la denuncia, essendo sufficiente che la condotta sia stata idonea a destabilizzare psicologicamente la vittima in relazione alle sue future opzioni, incidendo così sulla libera formazione della sua volontà. Infine, la valutazione in ordine alla concessione delle circostanze attenuanti generiche rientra nell'ambito del giudizio di merito, insindacabile in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogica o priva di adeguata motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetani - Presidente

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. VESSICHELLI M. - rel. Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 37/2011 CORTE APPELLO di CATANZARO, del 07/03/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 08/03/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIA VESSICHELLI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FRATICELLI Mario che ha concluso per l'inammissibilita'.

FATTO E DIRITTO

Propone ricorso per cassazione (OMISSIS), avverso la sentenza della …

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