Cassazione penale Sez. I sentenza n. 19021 del 17 maggio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:19021PEN

Massima

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La connessione qualificata tra procedimenti penali, ai fini della retrodatazione della decorrenza dei termini di custodia cautelare, richiede la sussistenza di un nesso di concorso formale, continuazione o teleologico tra i fatti oggetto delle diverse ordinanze cautelari, non essendo sufficiente la mera identità della tipologia di reati contestati o la circostanza che le indagini siano state condotte dalla medesima autorità giudiziaria. Inoltre, la retrodatazione opera anche in assenza di connessione qualificata, ma solo se al momento dell'emissione della prima ordinanza cautelare gli inquirenti disponevano già di elementi idonei a giustificare le misure applicate con le successive ordinanze, anche se relative a fatti diversi e pendenti in procedimenti separati ma incardinati presso la stessa autorità giudiziaria. La valutazione circa la sussistenza di tali presupposti è rimessa al giudice di merito, la cui motivazione non è sindacabile in sede di legittimità se logica e giuridicamente corretta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) del 21/12/2 -

Dott. VECCHIO ((omissis)) SENTE -

Dott. CAIAZZO ((omissis)) rel. Consigliere N. 4 -

Dott. CAPOZZI ((omissis)) REGISTRO GENER -

Dott. CAPRIOGLIO ((omissis)) S. Consigliere N. 32363/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 173/2011 TR1B. LIBERTA' di CAGLIARI, del 10/06/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis)) CAIAZZO;

sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)) che ha chiesto il rigetto del ricorso;

Udito il difensore avv. (OMISSIS) che ha chiesto l'accoglimento dei motivi di ricorso.

RITENUTO IN …

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