Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 2824 del 2012

ECLI:IT:TARLAZ:2012:2824SENT

Massima

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La presentazione di una domanda di condono edilizio sospende l'efficacia dell'ordine di demolizione di opere abusive, imponendo all'amministrazione di riesaminare la posizione del richiedente alla luce della normativa sul condono. Qualora la domanda di condono sia accolta, l'opera sanata non può più essere oggetto di provvedimenti sanzionatori, mentre il rigetto della domanda comporta la necessità per l'amministrazione di adottare nuovi provvedimenti sanzionatori. Il sopravvenuto difetto di interesse del ricorrente, a seguito dell'accoglimento parziale della domanda di condono o del suo rigetto, determina l'improcedibilità del ricorso giurisdizionale proposto avverso l'ordine di demolizione, non essendo più necessaria una pronuncia nel merito.

Sentenza completa

N. 03074/2006
REG.RIC.

N. 02824/2012 REG.PROV.COLL.

N. 03074/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3074 del 2006, proposto da:
Zanoli Cristiana e Cardini Lina, entrambe rappresentate e difese dall’Avv. Maria Ludovica Nardelli, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via della Giuliana n. 58;

contro

il Comune di Tarquinia, in persona del Sindaco
pro tempore
, intimato e non costituito in giudizio;

per l’annullamento,

previa sospensione dell’efficacia,

della ordinanza del Responsabile del Settore 10° del Comune di Tarquinia 23.1.2006, n. 6411, prot. n. 1856, notificata il 28.1.2006, recante ordine di demolizione di opere abusive.

Visti il ricorso e i r…

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