Cassazione penale Sez. II sentenza n. 35414 del 1 agosto 2019

ECLI:IT:CASS:2019:35414PEN

Massima

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Il dirigente medico di struttura complessa, pur godendo di una maggiore flessibilità nell'organizzazione del proprio orario di lavoro rispetto ai dirigenti medici di struttura semplice, è comunque tenuto a garantire la propria presenza in servizio per un minimo di 38 ore settimanali, al fine di assicurare il normale funzionamento della struttura cui è preposto. Tale obbligo orario minimo, previsto dalla contrattazione collettiva, non è derogabile in ragione del solo raggiungimento degli obiettivi prefissati, essendo piuttosto funzionale a responsabilizzare il dirigente superiore e orientarlo al risultato, senza che ciò esaurisca la sua prestazione lavorativa. L'elusione fraudolenta di tale obbligo, attraverso la complicità di un altro soggetto che timbri il cartellino in sua vece, integra il reato di truffa aggravata ai danni dell'ente pubblico di appartenenza, in quanto comporta l'indebita percezione dell'intera retribuzione, ivi compresa l'indennità di esclusività, nonostante la mancata effettiva presenza in servizio per il prescritto monte orario settimanale. Parimenti, l'esercizio di attività libero-professionale in uno studio odontoiatrico formalmente intestato alla coniuge, in violazione del regime di esclusività del rapporto di lavoro con l'ente pubblico, integra il reato di truffa aggravata, laddove tale attività sia stata occultata attraverso la fittizia intestazione dello studio alla coniuge, al fine di percepire indebitamente l'indennità di esclusività. In tali ipotesi, la Corte di appello, nel riformare la sentenza assolutoria di primo grado, è tenuta a fornire una motivazione rafforzata, confutando puntualmente le argomentazioni poste a fondamento della decisione di proscioglimento, ove ritenga di poter pervenire ad un diverso giudizio di responsabilità sulla base di elementi probatori non adeguatamente valutati dal primo giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CRISCUOLO Anna - Presidente

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta Mari - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/02/2019 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIOVANNI ARIOLLI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. MOLINO Pietro, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;
udito il difensore:
l'avvocato (OMISSIS) per la parte civile conclude chiedendo l…

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