Tribunale civile Lecce sentenza n. 5143 del 5 giugno 2009

Massima

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Il licenziamento per superamento del periodo di comporto è illegittimo se intimato prima del reale superamento del periodo di comporto, in violazione dei principi di correttezza e buona fede, senza consentire al lavoratore di richiedere il periodo di aspettativa non retribuita previsto dal contratto collettivo. In tali casi, il datore di lavoro è tenuto a risarcire il lavoratore con un importo pari ad almeno cinque mensilità della retribuzione, oltre al risarcimento delle retribuzioni maturate fino alla cessazione del rapporto, nonché al versamento dei relativi contributi previdenziali e assistenziali. Il risarcimento del danno da demansionamento o dequalificazione professionale, invece, non può essere automaticamente riconosciuto, essendo necessario che il lavoratore provi l'effettiva lesione di interessi patrimoniali o non patrimoniali, non già riparata dall'adempimento dell'obbligo retributivo.

Sentenza completa

TRIBUNALE DI LECCE

REPUBBLlCA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Giudice del Lavoro, dr.ssa Silvana Botrugno, ha pronunciato la seguente

SENTENZA

nella controversia in materia di lavoro iscritta al n. 6300/04 R.G., promossa

DA

Na.An., Sp.Sa., Sp.Ka., Sp.Fi., eredi di Sp.Vi., rapp.ti e difesi dall'avv. Lu.Re., giusta procura a margine della memoria del 18.9.2006

- ricorrenti -

CONTRO

Istituto di Istruzione Professionale (I.I.P.), in persona del legale rappresentante, rappresentato e difeso dall'avv. Fr.Ta., giusta mandato nella memoria di costituzione, domiciliato presso lo studio dell'avv. Pi.De.

- convenuto ­

Oggetto: mobbing - impugnativa di licenziamenti - risarcimento danni.

CONCLUSIONI DELLE PARTI

Per il ricorrente: "1) dichiarare la nullità, invalidità, illegittimità ed inefficacia dei due atti di recesso del 25.9.2002 e del 18.12.2002, post…

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