Cassazione penale Sez. I ordinanza n. 54637 del 6 dicembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:54637PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione proposto personalmente dal condannato è inammissibile, in quanto la legge n. 103 del 2017 ha escluso tale facoltà, prevedendo che il ricorso debba essere in ogni caso sottoscritto, a pena di inammissibilità, da difensori iscritti nell'albo speciale della Corte di cassazione. Tale previsione normativa, introdotta al fine di garantire una più adeguata difesa tecnica del condannato nel giudizio di legittimità, si applica anche ai procedimenti pendenti alla data della sua entrata in vigore, comportando l'inammissibilità del ricorso personale proposto successivamente. L'inammissibilità del ricorso determina la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e, in presenza di profili di colpa, anche al versamento di una somma in favore della cassa delle ammende, quale sanzione per l'abuso del processo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONITO Francesco M. S. - Presidente

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - rel. Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 26/06/2018 del TRIB. SORVEGLIANZA di LECCE.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
Il ricorso in esame e' stato proposto personalmente da (OMISSIS).
Sia il provvedimento impugnato, sia il ricorso sono pero' successivi al 3 agosto 2017, data dell'entrata in vigore della L. n. 103 del 2017, con cui si e' esclusa la facolta' dell'imputato (e quindi anche del condannato) di proporre personalmente rico…

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