Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 1180 del 2023

ECLI:IT:TARVEN:2023:1180SENT

Massima

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Il rilascio di un permesso di costruire in sanatoria può essere legittimamente annullato in autotutela dall'amministrazione comunale quando emerga che le opere abusive sono state realizzate in epoca successiva al termine previsto per la presentazione della domanda di condono edilizio, in quanto tale circostanza comporta la carenza dei presupposti per il rilascio del titolo edilizio in sanatoria. In tali casi, l'amministrazione non è tenuta ad acquisire preventivamente il parere della Commissione per la Salvaguardia di Venezia o della Commissione Edilizia Integrata, in quanto l'annullamento d'ufficio è motivato da ragioni logico-giuridiche e non da valutazioni di natura tecnico-edilizia. L'onere di provare la data di realizzazione delle opere abusive entro il termine previsto per la domanda di condono grava sul privato, il quale deve fornire elementi documentali idonei a comprovare tale circostanza, non essendo sufficiente una mera contestazione delle risultanze delle sentenze penali richiamate dall'amministrazione a sostegno del provvedimento di annullamento. Inoltre, in presenza di prospettazioni non corrispondenti alla realtà dei fatti, le ragioni di interesse pubblico alla rimozione dell'atto in autotutela sono da considerarsi in re ipsa, non potendo sorgere nel destinatario del provvedimento favorevole un legittimo affidamento tutelabile, mentre il termine ragionevole per l'esercizio del potere di autotutela decorre dal momento in cui l'amministrazione è venuta a conoscenza della non veridicità delle prospettazioni del privato.

Sentenza completa

Pubblicato il 16/08/2023

N. 01180/2023 REG.PROV.COLL.

N. 01542/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1542 del 2011, proposto da
-OMISSIS-, rappresentata e difesa dall'avvocato Pier Vettor Grimani, con domicilio eletto presso il suo studio, in Venezia, S. Croce, 466/G;

contro

Comune di Venezia, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Raffaella Di Graci, Antonio Iannotta, Nicoletta Ongaro e Federico Trento, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso Antonio Iannotta, in Venezia, S. Marco, 4091;

per l'annullamento

del provvedimento prot. 170812 del 21.4.2011, notificato il 23.5.2011, …

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