Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 2859 del 2012

ECLI:IT:TARNA:2012:2859SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di annullamento d'ufficio di una concessione edilizia, in quanto espressione di un potere discrezionale, deve essere adeguatamente motivato in ordine all'esistenza di un interesse pubblico specifico, concreto e attuale che giustifichi il ricorso all'autotutela, nonché in relazione alla prevalenza di tale interesse pubblico rispetto all'affidamento privato nella conservazione del titolo abilitativo, consolidatosi per effetto del decorso di un significativo lasso temporale dal suo rilascio. L'amministrazione è, pertanto, tenuta a compiere una ponderata valutazione comparativa degli interessi in conflitto, da esplicitare nel corredo motivazionale dell'atto di ritiro, il quale deve essere adottato entro un termine ragionevole. In particolare, qualora l'annullamento d'ufficio intervenga a distanza di anni dal rilascio della concessione edilizia, quando i lavori assentiti abbiano raggiunto uno stato avanzato di realizzazione, l'amministrazione è onerata di una motivazione particolarmente rigorosa e dettagliata, volta a giustificare la prevalenza dell'interesse pubblico sotteso all'esercizio del potere di autotutela rispetto all'affidamento privato nella conservazione del titolo abilitativo, consolidatosi nel tempo. In difetto di siffatta ponderazione comparativa e adeguata motivazione, il provvedimento di annullamento d'ufficio della concessione edilizia risulta illegittimo.

Sentenza completa

N. 07441/1993
REG.RIC.

N. 02859/2012 REG.PROV.COLL.

N. 07441/1993 REG.RIC.

N. 09254/1993 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Ottava)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7441 del 1993, proposto da: Geda S.r.l., rappresentata e difesa dall'avv. Antonio Romano, con domicilio eletto presso Antonio Romano in Napoli, p.zza Trieste e Trento, 48;

contro

Comune di S. Maria a Vico, rappresentato e difeso dall'avv. Pasquale Fedele, con domicilio eletto presso Giuseppe Parente in Napoli, via S. Antonio a Capodimonte n. 46;

e con l'intervento di

ad adiuvandum:
Michele De Lucia, Immacolata Assenzo, Vincenzo Verlezza, Michele Liccardo, Giuseppe Delli Paoli, Isolina Rita Ferullo, Matteo De Lucia, Aldo Esposito, Francesco Annunzi…

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