Cassazione penale Sez. I sentenza n. 18018 del 5 maggio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:18018PEN

Massima

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Il reato di danneggiamento mediante incendio di cui all'art. 424 c.p. si configura quando il fuoco appiccato, pur avendo provocato danni alla cosa altrui, non raggiunge le dimensioni e i caratteri tipici dell'incendio, ossia la vastità delle proporzioni, la diffusività e la difficoltà di spegnimento, in modo da rappresentare un serio pericolo per la sicurezza e l'incolumità di un numero indeterminato di persone. Affinché ricorra la fattispecie aggravata di cui al comma 2 dello stesso articolo, è necessario che l'azione illecita sia seguita dall'effettiva verificazione dell'incendio, inteso come divampare irrefrenabile del fuoco in vaste proporzioni, con fiamme divoratrici che si propaghino con potenza distruttrice. La mera contestazione formale dell'incendio nell'imputazione non è sufficiente a configurare la fattispecie aggravata, essendo necessaria la concreta dimostrazione del verificarsi di tali requisiti di fatto. Il giudice, nel valutare la sussistenza del reato, deve pertanto accertare attentamente le caratteristiche e gli effetti del fuoco appiccato, al fine di qualificarlo correttamente come danneggiamento semplice o come danneggiamento seguito da incendio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. CAPPUCCIO Daniele - rel. Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

Dott. FILOCAMO Fulvio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI CATANZARO;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 22/07/2021 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Consigliere CAPPUCCIO DANIELE;
lette le conclusioni del PG GUERRA MARIAEMANUELA, rassegnate ai sensi del Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma 8, dal Procuratore generale, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RIT…

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