Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 50146 del 11 dicembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:50146PEN

Massima

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Il limite edittale minimo di anni otto di reclusione previsto dal D.P.R. n. 309 del 1990, art. 73, comma 1, per il reato di cui all'art. 81 c.p. e art. 73, comma 1 e 1-bis del medesimo D.P.R., è stato dichiarato costituzionalmente illegittimo dalla Corte Costituzionale con sentenza n. 40 del 2019. Di conseguenza, la pena inflitta sulla base di tale limite minimo edittale è da ritenersi illegale, comportando l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata e la trasmissione degli atti al giudice di appello per la rideterminazione della pena nel rispetto del nuovo principio di diritto affermato dalla Corte Costituzionale. Il giudice di merito, nel riesaminare il trattamento sanzionatorio, è tenuto a considerare il nuovo quadro normativo risultante dalla declaratoria di incostituzionalità, senza essere vincolato al limite minimo edittale originariamente previsto, al fine di individuare la pena proporzionata e adeguata alla fattispecie concreta, in ossequio ai principi di ragionevolezza e proporzionalità della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. CAPOZZI Angelo - rel. Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/11/2018 della CORTE APPELLO di BARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere CAPOZZI ANGELO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore FODARONI MARIA GIUSEPPINA che ha chiesto l'annullamento con rinvio sul trattamento sanzionatorio;
udito il difensore avvocato (OMISSIS) del foro di FOGGIA difensore di fiducia di (OMISSIS) che ha insistito per l'a…

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