Cassazione penale Sez. III sentenza n. 45625 del 13 dicembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:45625PEN

Massima

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Il toccamento non casuale della zona intima del corpo della vittima, anche se sopra i vestiti, integra il reato di violenza sessuale e non quello di molestia sessuale, purché non sia accompagnato da espressioni verbali a sfondo sessuale o da atti di corteggiamento invasivo ed insistito diversi dall'abuso sessuale. La valutazione della natura sessuale del gesto deve essere effettuata sulla base della descrizione oggettiva della condotta da parte della persona offesa, la quale è l'unica in grado di riferire in termini precisi le modalità dell'atto subito, anche in presenza di eventuali discrepanze nelle dichiarazioni di altri testimoni che possano aver percepito il fatto in modo parziale o impreciso. L'individuazione dell'autore del reato, se sorretta da adeguata motivazione logica e coerente con gli elementi di prova acquisiti, non è sindacabile in sede di legittimità, essendo preclusa la rilettura degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione e l'autonoma adozione di nuovi e diversi parametri di ricostruzione e valutazione dei fatti. La recidiva, se non dedotta in sede di gravame, non può essere contestata per la prima volta in Cassazione, mentre la pena, se determinata nel rispetto dei criteri di commisurazione edittale e di bilanciamento delle circostanze, non è ulteriormente riducibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILI Andrea - Presidente

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. REYNAUD Gianni - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/12/2020 della Corte di appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
sentita la relazione svolta dal consigliere Dr. ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha chiesto dichiarare inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 10/12/2020, la Corte di appello di Milano, in parziale riforma della pronuncia …

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