Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 35600 del 15 settembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:35600PEN

Massima

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Il principio di diritto enunciato dalla Corte di Cassazione è che la disciplina della cosiddetta "contestazione a catena" prevista dall'art. 297, comma 3, c.p.p. per il computo dei termini di durata della custodia cautelare non è applicabile nell'ipotesi in cui per i fatti contestati con la prima ordinanza cautelare l'imputato sia stato condannato con sentenza passata in giudicato ancor prima dell'adozione della seconda misura cautelare. In tali casi, infatti, non può esservi alcuna commistione tra la custodia cautelare e l'espiazione della pena, dovendosi tenere conto ai fini del computo dei termini soltanto della prima misura cautelare, che si è protratta senza soluzione di continuità fino al passaggio in giudicato della sentenza di condanna. L'applicazione della disciplina della "contestazione a catena" presuppone che non vi sia stata una definitiva definizione del procedimento penale relativo ai fatti oggetto della prima ordinanza cautelare al momento dell'adozione della seconda misura, circostanza che non ricorre quando per tali fatti sia già intervenuta una sentenza di condanna irrevocabile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio Felice - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PUBBLICO MINISTERO PRESSO TRIBUNALE di Modena;

nei confronti di:

1) AT. MA. BE. BE. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 20/11/2008 TRIB. LIBERTA' di BOLOGNA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MILO NICOLA;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. Monetti V. che ha chiesto l'annullamento con rinvio dell'ordinanza.

FATTO E DIRITTO

Il Gip del Tribunale di Modena, con …

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