Cassazione penale Sez. I sentenza n. 10259 del 15 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:10259PEN

Massima

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Il concorso morale nell'omicidio può essere integrato dalla partecipazione al gruppo logistico che organizza e predispone l'agguato, anche senza la diretta esecuzione materiale del fatto, qualora emerga una convergenza di plurime dichiarazioni di collaboratori di giustizia, già ampiamente attendibili in altri procedimenti, che attestino il ruolo attivo dell'indagato nella fase preparatoria e di supporto logistico all'azione delittuosa, come il reperimento delle armi, la soppressione dei mezzi utilizzati e il trasporto degli esecutori. Tali elementi, unitamente alla gravità del fatto e all'appartenenza dell'indagato al contesto criminale di riferimento, giustificano l'applicazione della custodia cautelare in carcere, anche in presenza di condizioni personali di quasi cecità, non incompatibili con la detenzione ma che richiedono adeguata assistenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - rel. Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CA. NI. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 6171/2009 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 24/07/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. UMBERTO ZAMPETTI;

sentite le conclusioni del PG Dott. FRATICELLI Mario, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

OSSERVA

1. Con ordinanza in data 24.07.2009 il Tribunale di Napoli, costituito ai sensi dell'articolo 309 c.p.p., respingeva …

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