Il rilascio dell'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) da parte della Pubblica Amministrazione deve avvenire nel rispetto delle norme di legge e dei piani di settore, senza che l'interesse privato di ottenere l'autorizzazione entro determinati termini possa prevalere sull'interesse pubblico. Il parere negativo del Sindaco, ai sensi degli artt. 216 e 217 del R.D. n. 1265/1934, deve essere adeguatamente motivato sulla base di elementi oggettivi, come misurazioni strumentali e riscontri tossicologici, che dimostrino il concreto pericolo per la salute pubblica derivante dall'attività autorizzata. La valutazione dei profili localizzativi e strutturali dell'impianto rientra nella procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), mentre l'AIA incide sugli aspetti gestionali, sicché il rispetto dei criteri localizzativi previsti dalla normativa di settore deve essere verificato in sede di VIA. L'Amministrazione, nel rilasciare l'AIA, deve tenere conto degli esiti dell'istruttoria, senza omettere la valutazione di elementi rilevanti, come i superamenti di concentrazioni soglia di contaminazione delle acque sotterranee, valutando se tali superamenti siano effettivamente riconducibili all'attività autorizzata.