Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 47297 del 11 dicembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:47297PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare personale, pur se revocato, può essere oggetto di impugnazione da parte dell'indagato al fine di accertare la sussistenza delle condizioni di applicabilità della misura, in quanto tale accertamento può costituire presupposto per il riconoscimento del diritto ad un'equa riparazione per la custodia cautelare ingiustamente subita. Tuttavia, l'interesse all'impugnazione deve essere attuale e concreto, non potendosi presumere automaticamente in capo all'indagato rimesso in libertà. Pertanto, in assenza di una espressa manifestazione di volontà dell'interessato di utilizzare la pronuncia ai fini della richiesta di equa riparazione, il ricorso deve essere dichiarato inammissibile per sopravvenuta carenza di interesse, non essendo sufficiente il mero interesse teorico all'esattezza del provvedimento impugnato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. MANNINO Saverio - Consigliere

Dott. GRAMENDOLA ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso promosso nell'interesse di:

FR. Sa. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza in data 7-5-09 del Tribunale di Catanzaro.

Visti gli atti, l'ordinanza impugnata ed il ricorso.

Udita la relazione fatta dal Consigliere, Dott. ROTUNDO Vincenzo.

Udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. BAGLIONE Tindari, che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.

Udito l&#…

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