Il procedimento di esclusione del socio dalla società cooperativa si perfeziona con la delibera assembleare, senza che sia necessaria la previa pronuncia del collegio dei probiviri previsto dallo statuto, il quale svolge solo una funzione di risoluzione interna della controversia e non di condizione di efficacia della delibera. Pertanto, la mancanza della decisione dei probiviri non comporta la nullità della delibera di esclusione, la quale può essere immediatamente impugnata dal socio escluso, pur essendo consentito a quest'ultimo di attendere la pronuncia dei probiviri prima di proporre l'impugnazione, al fine di evitare la decorrenza del termine di cui all'art. 2527 (ora 2533) c.c. L'offerta reale del debito da parte del socio escluso, per essere valida ai fini della costituzione in mora del creditore, deve comprendere l'intero ammontare del credito, comprensivo di capitale, interessi e spese, senza condizioni o riserve, essendo legittimo il rifiuto del creditore fondata sull'insufficienza della somma offerta.