Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Nelle zone C, D, G ed F ubicate all'interno della fascia dei 2.000 metri dalla linea di battigia, in comuni non dotati di piano urbanistico comunale (PUC), gli interventi previsti da strumenti attuativi già approvati e convenzionati possono essere realizzati solo a condizione che le relative opere di urbanizzazione risultino "legittimamente avviate" alla data di pubblicazione della delibera della Giunta regionale n. 33/1 del 10 agosto 2004 (ai sensi dell'art. 15, comma 2, delle norme tecniche di attuazione del Piano Paesaggistico Regionale) ovvero prima dell'approvazione del Piano Paesaggistico Regionale (secondo l'art. 13, comma 1, punto 2, lett. d), della L.R. n. 4/2009). In mancanza di tale requisito, l'intervento non è più autorizzabile, a prescindere dalla sussistenza di altri presupposti di legge, in quanto il divieto di realizzazione opera in modo tassativo e non lascia margini di discrezionalità all'amministrazione.