Cassazione penale Sez. III sentenza n. 8533 del 3 marzo 2020

ECLI:IT:CASS:2020:8533PEN

Massima

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La condotta di partecipazione a un'associazione per delinquere ha una valenza dinamico-funzionalistica, che implica un organico e stabile inserimento nella struttura organizzativa dell'associazione, con l'assunzione di un ruolo effettivo e l'adempimento di compiti funzionali al raggiungimento degli scopi perseguiti dal sodalizio, in attuazione dei vincoli assunti e con la disponibilità per le attività organizzate dal medesimo. La partecipazione può estrinsecarsi in qualunque modalità, purché sia stabilmente collegata all'esistenza e al rafforzamento del sodalizio criminoso, di cui l'agente è pienamente consapevole. La condotta di partecipazione è a "forma libera", integrabile da qualunque comportamento non tipizzato nel modo, purché causale rispetto all'evento tipico e non insignificante per la vita della struttura e il perseguimento del suo scopo. La commissione di uno o più reati-fine non è elemento decisivo ai fini della prova dell'appartenenza del singolo a un più vasto sodalizio criminoso, cementato dalla stabilità di un vincolo tra i vari sodali, che trascende dalla realizzazione di tali reati. Parimenti, la mancata esecuzione dei reati-fine non esclude la partecipazione alla associazione per delinquere, così come la partecipazione dell'agente al sodalizio criminoso può essere desunta anche dalla commissione di singoli episodi criminosi, a condizione che siffatte condotte, per le loro connotazioni, siano in grado di attestare un ruolo specifico della persona, funzionale all'associazione e alle sue dinamiche operative e di crescita criminale, e risultino compiute con l'immanente coscienza e volontà dell'autore di fare parte dell'organizzazione. Non risponde del delitto di associazione per delinquere colui che, pur partecipando alla commissione di uno o di più reati funzionali al perseguimento degli scopi dell'associazione, ignori l'esistenza dell'associazione stessa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - rel. Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Udine;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a Campobasso il 15/04/1970;
(OMISSIS), nato a Napoli il 09/02/1973;
(OMISSIS), nato a Napoli il 01/02/1981;
(OMISSIS), nato a ((omissis)) il 12/01/1958;
(OMISSIS), nato a Frattamaggiore il 20/08/1950;
(OMISSIS), nato a ((omissis)), il 07/06/1984;
avverso le ordinanze del 02/07/2019, 04/07/2019, 09/07/2019 del Tribunale della liberta' di Udine;
visti gli atti, il provvedi…

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