Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 1955 del 15 gennaio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:1955PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il metodo mafioso, quale circostanza aggravante prevista dal D.L. n. 152 del 1991, art. 7, può concorrere con l'aggravante di cui all'art. 628, comma 3, n. 3 c.p. per la violenza o minaccia posta in essere da persona che fa parte di associazione mafiosa, in quanto la ratio della prima disposizione è di contrastare in modo più incisivo l'utilizzo di modalità tipiche delle organizzazioni criminali di stampo mafioso, a prescindere dalla partecipazione dell'agente all'associazione. Pertanto, l'accertamento della sussistenza del metodo mafioso non è escluso dalla circostanza che la vittima riesca ad assumere un atteggiamento di contrapposizione "dialettica" alle richieste estorsive, atteso che ciò rileva in relazione alla concreta modalità intimidatoria e coartativa della condotta, idonea a incutere timore e a sfruttare il prestigio criminale dell'organizzazione mafiosa di riferimento. Inoltre, la valutazione della gravità indiziaria e del pericolo di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione della custodia cautelare in carcere, rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità se adeguatamente motivato sulla base degli elementi acquisiti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. MANNINO Saverio F. - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CA. AL. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 289/2009 TRIB. LIBERTA' di LECCE del 24/04/2009;

Sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARCANO Domenico;

Sentite le conclusioni del P.G. Dott. STABILE Carmine che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Ritenuto che Ca.Al. impugna l'ordinanza in epigrafe indicata con la quale e' stato confermat…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.