Cassazione penale Sez. II sentenza n. 23759 del 11 agosto 2020

ECLI:IT:CASS:2020:23759PEN

Massima

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Il delitto di estorsione è configurabile quando la condotta minacciosa o violenta, anche se finalisticamente orientata al soddisfacimento di un preteso diritto, si estrinseca nell'annullamento della capacità volitiva della vittima, costringendola a consegnare indebitamente un profitto. Diversamente, il delitto di esercizio arbitrario delle proprie ragioni si configura quando un diritto giudizialmente azionabile venga soddisfatto attraverso attività violente o minatorie che non abbiano un epilogo costrittivo, ma più blandamente persuasivo. L'elemento differenziale tra le due fattispecie risiede nell'effetto prodotto sulla vittima: l'estorsione richiede l'annichilimento della sua capacità reattiva, mentre l'esercizio arbitrario delle proprie ragioni si limita all'uso persuasivo della violenza o della minaccia, senza l'annullamento della volontà della persona offesa. Inoltre, la configurabilità del delitto di estorsione non viene meno per il solo fatto che l'autore vanti un preteso diritto, poiché l'estorsione assorbe anche le condotte costrittive finalizzate a soddisfare una pretesa legittima, ogni volta che tale azione si risolva nell'annichilimento della capacità reattiva della vittima. Quanto al bilanciamento tra circostanze attenuanti e recidiva reiterata, il divieto di prevalenza delle attenuanti generiche sulla recidiva di cui all'art. 99, comma 4, c.p. non determina una manifesta sproporzione del trattamento sanzionatorio, rientrando nell'ambito delle scelte discrezionali del legislatore, sindacabili in sede di scrutinio di costituzionalità solo in caso di manifesta irragionevolezza o arbitrarietà.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 01/03/2019 della CORTE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ALFREDO MANTOVANO.
RITENUTO IN FATTO
1. La CORTE DI APPELLO di PALERMO, con sentenza in data 1/03/2019- dep. 17/04/2019, confermava la sentenza del GUP del TRIBUNALE di PALERMO in data 16/05/2018, con la quale, all'esito di giudizio celebrato col rito abbreviato, (OMISSIS) era stato …

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