Cassazione penale Sez. I sentenza n. 25475 del 22 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:25475PEN

Massima

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Il giudice dell'esecuzione, in presenza di una pronuncia della Corte Costituzionale che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della previsione di un aumento obbligatorio di pena per la recidiva, è tenuto a verificare, con adeguata motivazione, se l'aumento di pena applicato per la recidiva sia stato congruamente motivato in riferimento ai parametri di cui all'art. 133 c.p., sotto il profilo della più accentuata colpevolezza e della maggiore pericolosità del reo, e non possa essere legato esclusivamente al dato formale del titolo di reato. In caso di accertata "illegittimità" dell'aumento di pena, il giudice dell'esecuzione è chiamato a rideterminare la pena in favore del condannato, conformando il giudizio ai nuovi parametri costituzionali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. VANNUCCI Marco - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 31/03/2016 della CORTE APPELLO di TORINO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DI GIURO GAETANO;
lette le conclusioni del P.G. Dott. CEDRANGOLO Oscar, che ha chiesto di annullarsi l'ordinanza impugnata con rinvio allo stesso giudice per nuovo esame.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con l'ordinanza indicata in epigrafe la Corte di appello di Torino, in funzione di giudice dell'e…

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