Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 25578 del 2 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:25578PEN

Massima

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Il beneficio della sospensione condizionale della pena, quando già concesso in precedenza, deve essere subordinato all'adempimento di uno degli obblighi previsti dall'art. 165 c.p., comma 1, tra cui il pagamento della somma liquidata a titolo di risarcimento del danno in favore della parte civile, senza che il giudice possa esercitare alcuna discrezionalità in merito. Tale subordinazione è obbligatoria per il giudice, in quanto il tenore letterale della norma utilizza il verbo "deve" anziché il più discrezionale "può". Pertanto, il mancato pagamento della provvisionale entro il termine prefissato, pur in presenza di oggettive difficoltà economiche dell'imputato, non impedisce la legittima subordinazione della sospensione condizionale della pena a tale adempimento, in applicazione del principio di tassatività delle condizioni per la concessione del beneficio previste dalla legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - rel. Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 5099/2010 CORTE APPELLO di TORINO, del 06/05/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 10/05/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. EMANUELE DI SALVO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Scardaccione E.V. che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza in data 6 maggio 2010…

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