Cassazione penale Sez. I sentenza n. 43533 del 24 ottobre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:43533PEN

Massima

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Il delitto di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio e contro la pubblica amministrazione può essere desunto dalla reiterata commissione, in concorso con gli altri partecipi al sodalizio criminoso, di reati-fine, i quali integrano gravi, precisi e concordanti indizi in ordine alla partecipazione al reato associativo, superabili solo con la prova contraria che il contributo fornito non è dovuto ad alcun vincolo preesistente con i correi. La riproduzione di atti pubblici inesistenti, mediante fotocopie idonee ad attestare l'esistenza di originali conformi, integra il delitto di falso in atto pubblico, a prescindere dalla materiale alterazione o contraffazione del documento, ove le circostanze concrete e le persone da cui viene utilizzata rendano la copia idonea a ledere la pubblica fede. La chiamata in correità di un concorrente, se assistita da riscontri individualizzanti, costituisce elemento indiziario sufficiente per la configurabilità del delitto di corruzione, senza che assuma rilievo ostativo l'omessa indicazione dell'esatto ammontare del denaro corrisposto, tenuto conto del tempo trascorso e della pluralità di rapporti economici intrattenuti. Il pericolo di reiterazione di condotte criminose, idoneo a giustificare l'applicazione di misure cautelari, può essere desunto dalla natura dei reati commessi, dalla loro reiterazione in numero elevato e dalla loro consumazione protrattasi nel tempo, nonostante il trasferimento del pubblico ufficiale ad altro incarico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. CAIAZZO Luigi Pietro - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 7926/2012 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 22/02/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MONICA BONI;

sentite le conclusioni del PG Dott. Mazzotta Gabriele, il quale ha chiesto l'annullamento senza rinvio l'ordinanza impugnata quanto alla valutazione delle esigenze cautelari ed il rigetto dei ricorsi nel resto;

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