Cassazione penale Sez. I sentenza n. 6326 del 16 febbraio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:6326PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare di custodia in carcere può essere legittimamente disposto nei confronti di un indagato per il reato di partecipazione ad associazione mafiosa, sulla base di gravi indizi di colpevolezza desumibili dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia provenienti dallo stesso gruppo criminale dell'indagato, nonché da numerose conversazioni intercettate che confermano il suo coinvolgimento nelle attività illecite del sodalizio, senza che assuma rilievo l'eventuale precedente annullamento di un provvedimento cautelare emesso dal giudice incompetente, in quanto tale decisione non produce alcun effetto di giudicato sull'ordinanza successivamente adottata dal giudice competente. In tali casi, la motivazione del provvedimento cautelare non deve necessariamente contenere un'analitica valutazione di ogni singolo elemento di prova, essendo sufficiente l'indicazione degli elementi di fatto e di diritto che giustificano l'adozione della misura, con particolare riferimento alla gravità indiziaria e all'esigenza cautelare, senza che assuma rilievo la genericità delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, laddove siano comunque indicati con precisione il ruolo dell'indagato nell'associazione mafiosa e le specifiche attività illecite a lui riferibili.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - rel. Consigliere

Dott. BONITO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CO. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 1285/2009 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 29/07/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARCELLO ROMBOLA';

sentite le conclusioni del PG Dott. GIALANELLA Antonio, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

udito il difensore avv. ((omissis)), che ha chiesto l'accoglimento.

OSSERVA

Con ordinanza 29/7/09 il Tribunale del riesa…

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