Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13300 del 28 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:13300PEN

Massima

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Il falso materiale di un permesso di accesso alla ZTL, realizzato mediante la duplicazione di un permesso originale regolarmente in possesso dell'imputato, integra il reato di cui agli artt. 477 e 482 c.p. anche quando l'utilizzo del falso documento sia motivato dall'esigenza di tutelare l'originale da eventuali furti, in quanto la materialità del fatto, e non il motivo soggettivo, rileva ai fini della configurabilità del reato. Infatti, la realizzazione di fotocopie di un permesso originale, ciascuna utilizzata dagli imputati per i rispettivi veicoli, costituisce falsità ideologica e materiale, a prescindere dalla consapevolezza degli imputati circa la sostanziale equivalenza del falso rispetto all'originale o dalla finalità di tutelare quest'ultimo, essendo sufficiente l'idoneità del documento contraffatto ad ingannare la pubblica fede. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del reato, deve esclusivamente accertare la materialità della condotta di falsificazione, senza che assumano rilievo le ragioni soggettive che hanno mosso l'agente, le quali possono eventualmente rilevare solo ai fini della commisurazione della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. DI TOMMASI Mariastefania - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

avv. Rocchi Marco difensore di PA. An. , nato a (OMESSO), e di OR. An. , nata a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte di Appello di Firenze del 26 marzo 2007;

Letto il ricorso e la sentenza impugnata;

Letta la memoria difensiva proposta dall'avv. Giuliani Vittorio, in favore della persona offesa;

Sentita la relazione del Consigliere Dr. Paolo Antonio BRUNO;

Udite le conclusioni del Procuratore Gener…

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