Cassazione penale Sez. I sentenza n. 21901 del 3 giugno 2021

ECLI:IT:CASS:2021:21901PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la credibilità soggettiva e l'attendibilità oggettiva di una chiamata in correità o in reità, deve procedere a un esame unitario e non rigidamente separato di tali profili, verificando la personalità, le condizioni socio-economiche e familiari, il passato e i rapporti del dichiarante con l'accusato, nonché la precisione, coerenza, costanza e spontaneità del suo racconto, per poi riscontrare estrinsecamente la dichiarazione attraverso ogni elemento probatorio, diretto o indiretto, legittimamente acquisito al processo e idoneo a corroborarne la veridicità, senza che la legge predetermini la tipologia e la qualità di tali riscontri. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la chiamata in correità di un collaboratore di giustizia, deve procedere a un esame complessivo e unitario della credibilità soggettiva del dichiarante e dell'attendibilità intrinseca ed estrinseca delle sue dichiarazioni, senza frazionare rigidamente tale percorso valutativo, e motivare adeguatamente in ordine all'idoneità degli elementi di riscontro acquisiti a corroborare la veridicità del narrato accusatorio, individuando con precisione il ruolo svolto da ciascun indagato nella realizzazione del fatto criminoso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandr - rel. Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
Avverso l'ordinanza emessa il 30/10/2020 dal Tribunale di Milano;
Sentita la relazione del Consigliere Dott. ((omissis));
Sentite le conclusioni del Sostituto Procuratore Generale Dott. TOCCI Stefani, che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento in epigrafe il Tribunale del riesame di Milano, pronunciandosi ex articolo 309 c.p.p., confermava l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa l'08/03/2019 dal Giudice pe…

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