Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia, sezione staccata di Catania, ha stabilito che: 1. Il silenzio-assenso si forma sull'istanza di autorizzazione per la realizzazione di un impianto di telefonia mobile presentata ai sensi dell'art. 87, comma 9, d.lgs. n. 259/2003, decorso il termine previsto dalla legge, e il Comune non può successivamente adottare un provvedimento di diniego, se non attraverso un'espressa azione di autotutela. Le previsioni regolamentari comunali che limitano o vietano la localizzazione degli impianti in specifiche aree del territorio sono illegittime, in quanto contrastanti con il principio di libera installazione delle infrastrutture di reti pubbliche di telecomunicazioni, equiparate per legge alle opere di urbanizzazione primaria. 2. L'omissione del preavviso di rigetto previsto dall'art. 10-bis della legge n. 241/1990 determina l'illegittimità del provvedimento finale di diniego, in quanto tale adempimento è essenziale per consentire il pieno esercizio del contraddittorio procedimentale. 3. Il Consiglio comunale non è competente ad esprimere pareri o adottare deliberazioni che incidono sull'autorizzazione per la realizzazione di impianti di telefonia mobile, in quanto tale competenza rientra nell'attività gestionale di competenza dei dirigenti, in applicazione del principio di separazione tra funzioni di indirizzo politico e funzioni amministrative.