Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8718 del 4 marzo 2020

ECLI:IT:CASS:2020:8718PEN

Massima

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Il reato di truffa si configura quando l'agente, con artifizi o raggiri, induce in errore la persona offesa facendole compiere un atto di disposizione patrimoniale, anche se l'inganno non riguarda la natura o la qualità della prestazione, ma solo le modalità di realizzazione dell'attività promessa. Pertanto, il dolo della truffa sussiste anche quando l'agente, pur non avendo la concreta possibilità di adempiere all'obbligazione assunta, induce la vittima a consegnargli una somma di denaro facendole credere di poter regolarizzare la sua posizione in Italia. La competenza territoriale per il reato di truffa è determinata dal luogo in cui si è verificata la deminutio patrimonii, ovvero dove la persona offesa ha effettuato il pagamento della somma di denaro oggetto della condotta fraudolenta, e non dal luogo in cui sono state presentate le domande di emersione. Tuttavia, il reato di truffa si prescrive in sette anni e sei mesi, con sospensione del termine per un massimo di sessanta giorni in caso di legittimo impedimento del difensore, sicché, ove la prescrizione sia maturata prima della sentenza definitiva, il giudice deve pronunciare l'annullamento senza rinvio per estinzione del reato, assorbendo ogni altra questione relativa al trattamento sanzionatorio e alle statuizioni civili.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. DI PAOLA S. - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. PACILLI G. A. R. - Consigliere

Dott. SGADARI Giusepp - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sui ricorsi proposti da:
1) (OMISSIS), nata a (OMISSIS);
2) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 31/01/2018 della Corte di Appello di L'Aquila;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione della causa svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio per prescrizione;
udito il difensore, avv. (OMISSIS) per (OMISSIS) ed in …

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