Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 24176 del 30 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:24176PEN

Massima

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Il reato di sottrazione di beni sottoposti a sequestro amministrativo e affidati in custodia giudiziale, previsto dall'art. 334 c.p., comma 2, si consuma nel momento in cui viene accertata l'avvenuta sottrazione o dispersione del bene da parte del custode, a prescindere dalla conoscenza o meno dell'obbligo di custodia da parte di quest'ultimo. Il termine di prescrizione del reato decorre pertanto dalla data di tale accertamento, non essendo necessario che il custode abbia consapevolmente sottratto o disperso il bene. Ciò in ragione delle evidenti analogie tra tale fattispecie e quella di violazione di sigilli di cui all'art. 349 c.p., per la quale la giurisprudenza ha consolidato il principio secondo cui il momento consumativo del reato coincide con l'accertamento, sulla base di elementi indiziari o di massime di esperienza, dell'avvenuta violazione, salvo che non vengano provate particolari situazioni idonee a confutare tale valutazione presuntiva. Pertanto, il reato di cui all'art. 334 c.p., comma 2, non può ritenersi prescritto qualora l'accertamento della sottrazione o dispersione del bene sia avvenuto in un momento successivo rispetto alla materiale sottrazione dello stesso da parte del custode.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. AGLIASTRO Mirell - rel. Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore Generale presso la Corte di appello di Catania;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 5/5/2018 del Tribunale di Catania in composizione monocratica;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Mirella Agliastro;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. Lori Perla, che ha concluso per l'annullamento con rinvio;
udito l'avv. (OMISS…

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