La valutazione di impatto ambientale (VIA) costituisce un giudizio espressione di ampia discrezionalità, oltre che di tipo tecnico, anche amministrativa, sul piano dell'apprezzamento degli interessi pubblici in rilievo e della loro ponderazione rispetto all'interesse all'esecuzione dell'opera. Pertanto, l'Amministrazione competente gode di un ampio margine di discrezionalità nella valutazione degli impatti ambientali di un progetto, non limitata ai soli profili tecnici, ma estesa anche alla ponderazione degli interessi pubblici coinvolti. Tuttavia, tale discrezionalità deve essere esercitata nel rispetto dei principi di imparzialità, buon andamento e trasparenza dell'azione amministrativa, nonché delle norme procedimentali previste dalla legge, in particolare in materia di motivazione, contraddittorio e valutazione delle possibili alternative per ridurre o eliminare gli impatti negativi. Inoltre, l'Amministrazione non può procedere ad un riesame implicito o indiretto di un precedente provvedimento favorevole, dovendo in tal caso attivare espressamente il procedimento di autotutela nel rispetto delle garanzie previste dalla legge. Infine, la valutazione di impatto ambientale deve tenere conto non solo degli effetti diretti del progetto, ma anche degli impatti cumulativi derivanti dalla presenza di altri impianti già autorizzati o in corso di realizzazione nell'area interessata, al fine di evitare il fenomeno del c.d. "effetto selva".