Il rilascio di autorizzazioni per servizi di trasporto pubblico locale di natura residuale, ai sensi dell'art. 39 della L.R. Campania n. 3/2002 e del relativo regolamento comunale, è subordinato al rispetto del principio di coerenza, compatibilità e non sovrapposizione con la rete dei servizi minimi e aggiuntivi già esistenti, anche se gestiti da società in house del Comune. L'amministrazione comunale, nell'esercizio della propria discrezionalità tecnica, può pertanto negare l'autorizzazione qualora accerti che il nuovo servizio si sovrapponga, anche solo parzialmente, a quello già svolto dal gestore del servizio pubblico locale, in quanto ciò potrebbe pregiudicare l'equilibrio economico-finanziario del contratto di servizio e la regolarità, continuità e sicurezza del servizio pubblico. Tale valutazione non è censurabile in sede giurisdizionale se adeguatamente motivata e non risulti palesemente irragionevole o illogica. L'amministrazione può altresì richiedere il parere del gestore del servizio pubblico locale, anche se non espressamente previsto dalla normativa, al fine di acquisire tutti gli elementi necessari per una corretta valutazione dell'istanza di autorizzazione.