Cassazione penale Sez. I sentenza n. 36935 del 30 settembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:36935PEN

Massima

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Il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, previsto e punito dal Decreto Legislativo n. 286 del 1998, articolo 12, comma 3, costituisce un reato a dolo specifico, caratterizzato dalla finalità di lucro, che si realizza attraverso attività dirette a facilitare l'ingresso e la permanenza illegale nel territorio italiano di cittadini stranieri. L'elemento soggettivo del reato è integrato dalla consapevolezza e volontà dell'agente di agevolare l'ingresso e la permanenza irregolare degli immigrati, dietro corrispettivo economico, a prescindere dalla loro effettiva condizione di bisogno. La gravità della condotta è valutata in relazione al numero di persone coinvolte, alla durata del periodo di commissione del reato e all'entità del profitto illecitamente conseguito, senza che assumano rilievo le successive modifiche normative intervenute, come l'ingresso dello Stato di provenienza degli immigrati nell'Unione Europea. Il legislatore, nel prevedere un regime circostanziale aggravato per tali fattispecie, ha inteso assicurare la più ampia tutela ai beni giuridici protetti, quali la dignità e i diritti fondamentali delle persone trasportate, spesso esposte a gravi rischi per la vita e l'incolumità fisica, nonché gli interessi pubblici di ordine e sicurezza, attraverso una cornice edittale proporzionata alla gravità oggettiva e soggettiva del fatto. Pertanto, il limite al bilanciamento tra circostanze attenuanti e aggravanti, stabilito dal Decreto Legislativo n. 286 del 1998, articolo 12, comma 3-quater, non contrasta con i principi costituzionali di ragionevolezza e proporzionalità della pena, in quanto espressione della discrezionalità legislativa nell'individuazione delle ipotesi ritenute maggiormente gravi e meritevoli di una più severa risposta sanzionatoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIANI Vincenzo - Presidente

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. POSCIA Giorgio - rel. Consigliere

Dott. RUSSO Carmine - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte di appello di Potenza del 28/01/2021;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIORGIO POSCIA;
letta la requisitoria rassegnata, ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23 e succ. modd., con cui il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ZACCO FRANCA, ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
lette le conclusioni rassegna…

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