Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 84 del 2021

ECLI:IT:TARTOS:2021:84SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di divieto di prosecuzione di un'attività edilizia oggetto di S.C.I.A. può essere legittimamente annullato dal giudice amministrativo qualora il ricorrente dimostri la sopravvenuta carenza di interesse all'impugnazione, in quanto tale circostanza determina l'improcedibilità del ricorso. In tali casi, sussistono giusti motivi per compensare le spese di giudizio tra le parti, in considerazione della particolare situazione processuale determinatasi. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse del ricorrente all'annullamento del provvedimento impugnato, sopravvenuto nel corso del giudizio, comporta l'improcedibilità del ricorso, con conseguente compensazione delle spese di giudizio tra le parti. Ciò in ragione del fatto che, venuta meno l'utilità pratica della pronuncia giurisdizionale, non sussiste più la necessità di una decisione nel merito della controversia. La massima evidenzia come il giudice amministrativo, in presenza di una sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente, sia legittimato a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, senza entrare nel merito della legittimità del provvedimento impugnato. Tale soluzione processuale consente di evitare un inutile dispendio di attività giurisdizionale, garantendo al contempo il principio di economia processuale. La compensazione delle spese di giudizio, infine, rappresenta un equo bilanciamento degli oneri processuali, in considerazione della particolare situazione determinatasi.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/01/2021

N. 00084/2021 REG.PROV.COLL.

N. 01993/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1993 del 2015, integrato da motivi aggiunti, proposto da
Co.Ri. s.r.l., rappresentata e difesa dall'avvocato Andrea Grazzini, con domicilio eletto presso il suo studio in Firenze, piazza Vittorio Veneto, 1;

contro

Comune di Viareggio, rappresentato e difeso dall'avvocato Maria Lidia Iascone, con domicilio digitale come da pec da registri di giustizia;

per l'annullamento

- del provvedimento prot. 55971 del 17.9.2015 con cui il Comune di Viareggio ha espresso il "divieto di prosecuzione dell'attività di S.C.I.A. prot. n. 1031 del 13.5.2015 relativa all'immobile s…

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