Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12101 del 30 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:12101PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere richiede, oltre alla pluralità di delitti commessi, l'esistenza di una struttura organizzativa, anche rudimentale, che si ponga come entità autonoma e distinta dal mero gruppo familiare, dotata di una propria operatività delittuosa e finalizzata alla realizzazione di un programma criminoso comune. La mera reiterazione di condotte di bancarotta fraudolenta da parte di soggetti appartenenti allo stesso contesto familiare, pur essendo espressiva di una volontà di distrarre a proprio vantaggio i beni aziendali, non è sufficiente a integrare gli elementi costitutivi del reato associativo, in assenza di ulteriori elementi che dimostrino l'esistenza di tale organizzazione. Inoltre, ai fini della valutazione delle esigenze cautelari in relazione al delitto di bancarotta fraudolenta, il tempo trascorso dalla commissione del fatto deve essere determinato avendo riguardo all'epoca in cui le condotte illecite sono state poste in essere e non al momento in cui è intervenuta la dichiarazione di giudiziale di insolvenza, la quale, anche se determina il momento consumativo del reato, non costituisce riferimento utile per vagliare il comportamento dell'indagato, ai sensi dell'articolo 274 c.p.p., collocandosi fuori della sua sfera volitiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene rel. Consiglie - N. 220

Dott. MOROSINI E.M. - Consigliere

Dott. MAURO Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI PALERMO;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 19/08/2020 del TRIB. LIBERTA' di PALERMO;
udita la relazione svolta dal Consigliere IRENE SCORDAMAGLIA;
lette/sentite le conclusioni del PG MARIA FRANCESCA LOY;
Il Proc. Gen. conclude per il rigetto del ricorso.
L'avvocato (OMISSIS) chiede l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data …

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