Cassazione penale Sez. III sentenza n. 16888 del 23 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:16888PEN

Massima

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Il reato di corruzione propria si configura quando il pubblico ufficiale riceve o accetta la promessa di denaro o altra utilità per compiere un atto contrario ai doveri del proprio ufficio, a prescindere dalla specifica individuazione dell'atto illecito oggetto dell'accordo corruttivo. Ciò che rileva è che la condotta del pubblico ufficiale si traduca nella violazione dei doveri di fedeltà, imparzialità e onestà che presiedono all'esercizio della funzione pubblica, anche se l'atto contrario ai doveri d'ufficio non è preventivamente individuato nei suoi concreti contenuti, purché rientri nell'ambito di competenza e di intervento del soggetto corrotto. Il reato di corruzione si perfeziona alternativamente con l'accettazione della promessa ovvero con la dazione-ricezione dell'utilità, essendo irrilevante ai fini della consumazione del reato il successivo compimento o meno dell'atto illecito da parte del pubblico ufficiale. Inoltre, la condotta del pubblico ufficiale che riceve una somma di denaro per un atto contrario ai propri doveri d'ufficio integra il reato di corruzione e non quello meno grave di truffa, quando la somma gli venga consegnata spontaneamente e non in conseguenza di artifici o raggiri posti in essere dal pubblico ufficiale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. SAVINO Mariapia G - rel. Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 7195/2009 CORTE APPELLO di ROMA, del 26/09/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 08/07/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIAPIA GAETANA SAVINO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento senza rinvio per prescrizione.

RITENUTO IN FATTO

Con sentenza emessa in da…

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