Cassazione penale Sez. I sentenza n. 44052 del 26 novembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:44052PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La capacità di intendere e di volere dell'imputato, al momento della commissione del fatto, costituisce un elemento essenziale per la corretta qualificazione giuridica del reato e la determinazione della pena. Quando l'imputato versa in condizioni psicopatologiche che incidono in modo rilevante sulla sua capacità di comprendere la realtà e di autodeterminarsi, il giudice deve riconoscere l'attenuante della semi-infermità mentale di cui all'art. 89 c.p., valutandone l'estensione in relazione al grado di compromissione delle facoltà mentali. Tale valutazione deve essere effettuata sulla base di una approfondita istruttoria peritale, senza che assumano rilievo determinante le consulenze di parte, le quali possono al più integrare il quadro probatorio complessivo. Inoltre, il giudice deve tenere conto della condizione psichica dell'imputato anche ai fini della esclusione o della limitata applicazione di talune circostanze aggravanti, come quella dei futili motivi o della minorata difesa, laddove esse risultino incompatibili con il grado di capacità di intendere e di volere riconosciuto. Infine, la valutazione della continuazione tra più reati deve essere effettuata considerando il nesso psicologico tra le diverse condotte, senza che assuma rilievo determinante la mera successione temporale degli eventi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PUBBLICO MINISTERO PRESSO TRIBUNALE di BUSTO ARSIZIO;

nei confronti di:

1) DI. OI. DJ. JE. CL. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 18/02/2008 GIP TRIBUNALE di BUSTO ARSIZIO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SIOTTO ((omissis));

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. MONTAGNA Alfredo, che ha concluso per il rigetto del …

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